L'OPERA
Il suo valore musicale fu confermato dall’enorme successo riscontrato al tempo della composizione con oltre 200 rappresentazioni avvenute in pochi anni. Dagli storici musicali viene collocata come una delle opere meglio riuscite di Gaetano Donizetti. Infatti a testimonianza del successo raggiunto, corrispose immediatamente una ben più solida posizione economica e Donizetti vide notevolmente accresciuta anche la sua autorità in campo teatrale.
A questo periodo risale anche la riforma da lui attuata nella disposizione dell’orchestra: per ottenere gli effetti sonori richiesti dall’azione scenica, durante le rappresentazioni al Teatro alla Scala dispose le famiglie di strumenti a emiciclo, attorno al maestro iniziando dagli archi, e creando cosi quella disposizione che viene ancora oggi utilizzata nella pratica musicale moderna.
La versione originale della storia di Gaetano Donizetti, prende forma durante i suoi viaggi attraverso la terra Elvetica. Il Singspiel Jery und Bätely di Goethe ha anche una notevole influenza su questo lavoro, e durante l’opera ci sono esplicite citazioni musicali del tipico Ranz-des-Vanches e dello Jodel svizzeri.
L’opera viene ambientata da Donizetti in una locanda del Canton Appenzello vicino a Herisau, nel 1799-1800, momento storico in cui i militi Svizzeri guidati dal Generale von Bachmann sostenevano l’armata reale Austriaca insieme al Generalissimo russo Suvorov, che indietreggiava affrontando il Generale francese Massena sul San Gottardo.
La performance presenta quindi gli artisti in costumi militari e appenzellesi dell’epoca. I disegni sono frutto di studi approfonditi dei bozzetti presenti ai musei militari di Morges nel Canton Vaud, e di Suvorov nel Canton Glarona, oltre alle tradizioni dell’Appenzello e naturalmente delle indicazioni scritte in partitura dello stesso Donizetti.
SINOSSI
L’opera inizia con il coro dei paesani che ordisce una burla, un finto biglietto d’amore con promessa di matrimonio di Betly al giovane Daniele. Scontratosi con il diniego di Betly – che non sapeva nulla del biglietto e della burla – Daniele disperato decide di entrare nell’esercito e lasciare la città.
Vi è a questo punto un secondo uomo, il sergente Max, fratello di Betly, che compresa la situazione diviene alleato del pretendente e decide di dare una lezione alla sorella che non vede da oltre 15 anni, organizzando il lieto fine. Grandi sono i festeggiamenti finali con i colleghi militari e i paesani.
I PERSONAGGI
Betly (Soprano)
- Daniela Ruth Stoll -
Daniele (Tenore)
- Oreste Cosimo -
Max (Baritono)
- Gabriele Nani -
“Sono Max Starner, Sergente dell’esercito Elvetico e fratello di Betly. Mi trovo al campo da ormai un mese, insieme alle truppe austriache e alle truppe russe del Generale Suvorov.”
Betly (Soprano)
- Sara Fanin -
Daniele (Tenore)
- Reinaldo Droz -
Max (Baritono)
- Giovanni Impagliazzo -
L'ORCHESTRA e il CORO
L‘Orchestrazione è classica e consta di 1 flauto, 1 ottavino, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti, 2 corni, 2 trombe, 3 tromboni, 2 percussionisti, violini, viole, violoncelli, contrabassi. Nella nostra versione si prevede l’aggiunta dei corni delle alpi prima dell’inizio dell’opera. Per una performance ben bilanciata vanno previsti tra 42/48 musicisti.
Il Coro prevede 5 parti vocali, con alcuni interventi solistici per il coro: 1 basso, 2 tenori, 1 contralto, 1 soprano.
Alcuni estratti dalla partitura autografa di Gaetano Donizetti.
TEAM ARTISTICO
Erica Ferrazzini
Costumista
Emanuele D'Ancona
Assistente Scenografo
Keiko Shiraishi
Laboratorio di Scenografia
Eva Bruno
Light Designer
Lamberto Azzariti
Illustratore
e Graphic Designer
Marco Schenoni
Regista video
documentarista
TEAM DI PRODUZIONE
Snizhana Kochubey
Produttore esecutivo
Sara Bernardy
Direttore di palcoscenico
Monica Camia Negri
Responsabile delle pubbliche relazioni