L'OPERA

La commedia musicale di Betly, coniuga la felicità dell’invenzione, e la freschezza della sua vena creativa. Composta nel 1836 e rappresentata per la prima volta il 24 agosto dello stesso anno al Teatro Nuovo di Napoli, ritorna ad essere eseguita in Svizzera in forma completa, con costumi storici, coro e orchestra, 163 anni dopo essere stata prima volta eseguita a Lugano nel 1846.
Il suo valore musicale fu confermato dall’enorme successo riscontrato al tempo della composizione con oltre 200 rappresentazioni avvenute in pochi anni. Dagli storici musicali viene collocata come una delle opere meglio riuscite di Gaetano Donizetti. Infatti a testimonianza del successo raggiunto, corrispose immediatamente una ben più solida posizione economica e Donizetti vide notevolmente accresciuta anche la sua autorità in campo teatrale.

A questo periodo risale anche la riforma da lui attuata nella disposizione dell’orchestra: per ottenere gli effetti sonori richiesti dall’azione scenica, durante le rappresentazioni al Teatro alla Scala dispose le famiglie di strumenti a emiciclo, attorno al maestro iniziando dagli archi, e creando cosi quella disposizione che viene ancora oggi utilizzata nella pratica musicale moderna.

La versione originale della storia di Gaetano Donizetti, prende forma durante i suoi viaggi attraverso la terra Elvetica. Il Singspiel Jery und Bätely di Goethe ha anche una notevole influenza su questo lavoro, e durante l’opera ci sono esplicite citazioni musicali del tipico Ranz-des-Vanches e dello Jodel svizzeri.

L’opera viene ambientata da Donizetti in una locanda del Canton Appenzello vicino a Herisau, nel 1799-1800, momento storico in cui i militi Svizzeri guidati dal Generale von Bachmann sostenevano l’armata reale Austriaca insieme al Generalissimo russo Suvorov, che indietreggiava affrontando il Generale francese Massena sul San Gottardo.

La performance presenta quindi gli artisti in costumi militari e appenzellesi dell’epoca. I disegni sono frutto di studi approfonditi dei bozzetti presenti ai musei militari di Morges nel Canton Vaud, e di Suvorov nel Canton Glarona, oltre alle tradizioni dell’Appenzello e naturalmente delle indicazioni scritte in partitura dello stesso Donizetti.

SINOSSI

La vicenda è ambientata nel Canton Appenzello ed è imperniata sulla storia di un contadino possidente (Daniele) innamorato di una ragazza arguta e vivace (Betly) che inizialmente non lo corrisponde, ma che alla fine cede alla forza dell’amore.

L’opera inizia con il coro dei paesani che ordisce una burla, un finto biglietto d’amore con promessa di matrimonio di Betly al giovane Daniele. Scontratosi con il diniego di Betly – che non sapeva nulla del biglietto e della burla – Daniele disperato decide di entrare nell’esercito e lasciare la città.

Vi è a questo punto un secondo uomo, il sergente Max, fratello di Betly, che compresa la situazione diviene alleato del pretendente e decide di dare una lezione alla sorella che non vede da oltre 15 anni, organizzando il lieto fine. Grandi sono i festeggiamenti finali con i colleghi militari e i paesani.

I PERSONAGGI

Betly (Soprano)

- Daniela Ruth Stoll -

“Ciao, sono Betly Starner, vivo in Appenzello e sono proprietaria di una locanda poco distante da Herisau. Da un pò di mesi viene spesso a trovarmi Daniele, un uomo interessante, ma troppo innamorato di me…”

Daniele (Tenore)

- Oreste Cosimo -

“Sono Daniele Birman, abito da sempre in Appenzello. Sono innamorato di Betly, proprietaria di una locanda locale. Gliel‘ho fatto capire in tutti i modi, ma lei non accenna a smuoversi! Inoltre è dispettosa e indomabile.”

Max (Baritono)

- Gabriele Nani -

“Sono Max StarnerSergente dell’esercito Elvetico e fratello di Betly. Mi trovo al campo da ormai un mese, insieme alle truppe austriache e alle truppe russe del Generale Suvorov.”

Betly (Soprano)

- Sara Fanin -

Daniele (Tenore)

- Reinaldo Droz -

Max (Baritono)

- Giovanni Impagliazzo -

L'ORCHESTRA e il CORO

L‘Orchestrazione è classica e consta di 1 flauto, 1 ottavino, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti, 2 corni, 2 trombe, 3 tromboni, 2 percussionisti, violini, viole, violoncelli, contrabassi. Nella nostra versione si prevede l’aggiunta dei corni delle alpi prima dell’inizio dell’opera. Per una performance ben bilanciata vanno previsti tra 42/48 musicisti.

Il Coro prevede 5 parti vocali, con alcuni interventi solistici per il coro: 1 basso, 2 tenori, 1 contralto, 1 soprano.

Alcuni estratti dalla partitura autografa di Gaetano Donizetti.

TEAM ARTISTICO

Stefano Monti

Regista e Scenografo

Igor Longato

Direttore d'orchestra

Fabio Tartari

Direttore del Coro

Emanuele D'Ancona

Assistente Scenografo

Keiko Shiraishi

Laboratorio di Scenografia

Eva Bruno

Light Designer

Lamberto Azzariti

Illustratore
e Graphic Designer

Marco Schenoni

Regista video
documentarista

TEAM DI PRODUZIONE

Snizhana Kochubey

Produttore esecutivo

Sara Bernardy

Direttore di palcoscenico

Monica Camia Negri

Responsabile delle pubbliche relazioni

Cinzia Mascheroni

Capo Sartoria

Francesco Tagliarini

Aiuto Sartoria